Innanzitutto bisogna distinguere un cane timido (con qualche ombra) da un cane fobico, ossia da un cane che ha una paura incondizionata verso qualcosa (solitamente più cose) che può portarlo anche a farsi male da solo o ad essere aggressivo; in quest’ultimo caso è obbligatorio non improvvisare e rivolgersi a un professionista di comprovata esperienza e che si occupi non di educazione ma di recupero!
Qui parliamo di cani timidi o con una paura ben precisa e non generalizzata al “mondo”.
Nel caso di cani timidi o paurosi relativamente a singoli eventi è bene che il proprietario sappia comportarsi in modo da non incrementare queste paure o, ancor peggio, da causarle egli stesso.
Un cane che ha paura non deve essere accarezzato, preso in braccio, coccolato e nemmeno compatito utilizzando un tono di voce “da bambini”, questo perché, per il cane, questi atteggiamenti vanno a rinforzare il comportamento.
Es. il cane ha paura degli spari: se noi ci fermiamo, iniziamo a dire “no dai, non è successo nulla…”, “dai fai il bravo è tutto ok…”, continuiamo accarezzandolo e abbracciandolo, stiamo comunicando al cane “ok, hai ragione tu; questa cosa fa paura, ti coccolo perché hai proprio ragione ad avere paura (stai reagendo nel modo giusto)”, senza contare i messaggi olfattivi che mandiamo facendoci prendere anche noi dall’ansia. Dovremmo invece continuare a camminare come se nulla fosse, sdrammatizzare, ingaggiare il cane su di noi e tornare verso casa/macchina appena il cane inizia a rilassarsi nuovamente, dopodiché, scoperta la paura, iniziare a lavorare sul problema!
Un cane che ha paura deve avere un posto sicuro, se no se lo creerà da solo rischiando di farsi male; sta a noi creare per lui una tana nella quale il cane sappia non potergli accadere nulla! Il kennel ci viene decisamente in aiuto! Quindi, kennel, coperta o cuccia che sia, abituate il cane a quel luogo e lasciatelo disponibile al cane in ogni momento, soprattutto se sapete che ci sarà ciò che in lui scatena timore, siano fuochi d’artificio, siano ospiti a cena.
Es. il cane ha paura dei fuochi d’artificio: se non ha un luogo sicuro se lo creerà, per esempio infilandosi sotto a un letto, se non avrà un letto girerà nel panico alla ricerca di qualcosa che (per lui) sia tana e nella ricerca si stresserà ancora di più, noi di conseguenza ci agiteremo e, involontariamente inizieremo a mettere in atto i comportamenti sopra citati come “cose da non fare”. Se invece il cane ha un luogo sicuro in cui andare lo vedremo certo impaurito, probabilmente anche tremante, ma sotto controllo; in tal caso noi dovremo cercare di comportarci nel modo più normale possibile, alzare magari il volume della tv e chiudere tutte le finestre (meglio farlo prima se si sa ci sarà uno spettacolo pirotecnico) e sostenere il cane trasmettendogli calma e normalità!
Un cane che ha paura deve avere un’ottima educazione di base! Siamo convinti questo sia importantissimo. Infatti un cane che sa perfettamente eseguire un “seduto”, un “resta”, un richiamo in ogni ambiente, è un cane che, grazie al proprietario, sarà in grado di stare seduto anche nei pressi di quello che in lui scaturisce paura e quindi di affrontarlo concentrato su altro e con il tempo sarà capace di gestire il timore semplicemente mettendo in atto un comportamento appreso e idoneo alla situazione.
Es. il cane ha paura del traffico: se il cane è privo di educazione si troverà al guinzaglio ad aspettare con il proprio proprietario che il semaforo diventi verde e lo farà tirando per allontanarsi dal bus che passa, o abbaiando, o nascondendosi tra le gambe del conduttore, tutto ciò mentre il proprietario non fa altro che dire “no, non tirare; vieni qui; stai bravo; stai seduto ecc.”, aumentando lo stress del cane e suo; un cane che ha un buon seduto riuscirà invece a tenerlo anche in questa situazione, concentrandosi così sul comando, ma soprattutto rendendosi conto che non succede nulla!
Un cane che ha paura deve avere un rapporto di totale fiducia nel proprietario e questa è la prima cosa, quella senza la quale nulla ha effetto reale! Per ottenere la sua fiducia occorre essere una figura stabile, costante nei propri comportamenti, autorevole ma non autoritaria, mostrarsi capace di prevenire le situazioni di disagio e di saperle affrontare qualora si verifichino, occorre lavorare quotidianamente per trovare il modo di essere la “cosa” più interessante per il proprio cane e riconfermare sempre al cane la nostra posizione di “guida”.